Perché due cavalletti non bastano più: i limiti di lavorare con grandi formati senza un banco da lavoro adeguato

Negli ultimi anni il settore della posa ha vissuto una vera e propria rivoluzione con l’arrivo delle piastrelle di grande formato. Sempre più richieste in ambienti moderni e minimalisti, queste lastre impongono però nuove sfide operative ai piastrellisti. Una delle più comuni – e spesso sottovalutate – riguarda il supporto durante il taglio e le altre lavorazioni (p.es. la doppia spalmatura)

Cavalletti

Molti piastrellisti continuano a utilizzare semplicemente due cavalletti per appoggiare le lastre durante la posa o la preparazione. Una soluzione economica e apparentemente pratica, ma che comporta rischi e limiti evidenti, sia in termini di precisione che di sicurezza.

I limiti dell’uso dei cavalletti con grandi formati

Utilizzare solo un paio di cavalletti per sostenere lastre di grandi dimensioni significa esporsi a:

  • Scarsa stabilità: una lastra 100 x 200 cm (o più grande) ha bisogno di un supporto continuo. Due soli punti d’appoggio creano un “ponte” centrale che può flettere o vibrare durante la lavorazione o il taglio.
  • Rischio di rottura: anche una modesta pressione in un punto sbagliato può compromettere l’integrità della lastra, che può arrivare a spezzarsi.
  • Precisione ridotta: tagli storti, difficoltà di misurazione, e manipolazione compromessa sono all’ordine del giorno su un supporto non adeguato.
  • Scarsa sicurezza sul lavoro: una lastra instabile può rappresentare un pericolo per l’operatore, oltre che un danno economico se si rompe.

Le alternative attuali: banchi dedicati per grandi formati

Da anni i produttori di attrezzature professionali per piastrellisti si impegnano per ovviare al problema.

Un esempio è rappresentato dal banco da lavoro Ghelfi a doghe, e articoli analoghi prodotti da aziende concorrenti, progettati specificamente per chi lavora con lastre di grande o enorme formato.

Questi sistemi offrono un piano d’appoggio stabile, modulare e professionale, adatto alle esigenze operative in cantiere.

Tuttavia, anche i modelli come questo presentano svantaggi non trascurabili:

  • Ingombro e peso elevati: spesso onerosi da trasportare o difficili da installare in alcuni cantieri.
  • Costi importanti: l’investimento iniziale può essere impegnativo per molti artigiani.
  • Rigidità dimensionale: non sempre si adattano in modo flessibile alle esigenze del singolo lavoro.

La nuova frontiera: le strutture estensibili modulari

Per rispondere a queste criticità, stanno prendendo piede soluzioni più versatili come i banchi da lavoro estensibili, tra cui spicca il nostro:

Millepiedi – il banco professionale estensibile per grandi formati di Ghelfi Srl

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Questi banchi innovativi offrono:

  • Struttura modulare ed estensibile, adattabile alle dimensioni delle lastre
  • Peso ridotto e facilità di trasporto, ideali per lavorare in cantiere
  • Rapidità di montaggio e smontaggio, pochi secondi bastano per essere operativi
  • Supporto di lavoro stabile e uniforme, che previene flessioni e rotture delle lastre grandi

In particolare, Millepiedi è stato progettato proprio per colmare il divario tra i cavalletti artigianali e i banchi industriali.

È una struttura resistente, ma leggera, con appoggi continui ogni pochi cm, pensata per semplificare e rendere più sicura la lavorazione delle grandi lastre.

Conclusione: evolvere per lavorare meglio

La posa delle grandi lastre richiede strumenti all’altezza.

Continuare a utilizzare cavalletti economici, o persino di fortuna, è una scelta apparentemente economica che può costare molto cara – in termini di efficienza, sicurezza e qualità del risultato finale.

Investire in un banco da lavoro estensibile come Millepiedi non è solo un upgrade tecnico: è un passo concreto verso una posa più precisa, sicura e professionale.

 

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